venerdì 29 giugno 2012

La storia di Ferruccio Lamborghini



LA STORIA DI FERRUCCIO LAMBORGHINI

Ferruccio Lamborghini (Renazzo, 28 aprile 1916 – Perugia, 20 febbraio 1993) è stato un imprenditore italiano fondatore della casa automobilistica/"trattoristica" che porta il suo nome: Lamborghini.

L'INIZIO
La sua passione per i motori e per le macchine lo porta a Bologna, dove comincia a studiare ingegneria meccanica.
Durante la seconda guerra mondiale, trova l'opportunità di sperimentare le sue doti meccaniche come riparatore presso l'Aeronautica Militare Italiana (base militare di Rodi).

LE ESPERIENZE DI FERRUCCIONegli anni Quaranta, la crescente domanda di trattori del mercato italiano, unita all'esperienza acquisita nelle riparazioni, spingono Ferruccio ad intraprendere la carriera di imprenditore nella produzione di trattori. Compra veicoli militari avanzati dalla guerra e li trasforma in macchine agricole.
Nel 1948, a Cento, nasce la Lamborghini Trattori (l'origine del logo aziendale è legata alla data di nascita di Ferruccio Lamborghini: nel calendario zodiacale infatti il 28 aprile cade sotto il segno del Toro, inoltre egli amava la corrida).
Solo tre anni dopo la guerra, l'azienda Lamborghini era capace di progettare e costruire da sola i suoi trattori e già nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta la Lamborghini Trattori diventa una delle più importanti aziende costruttrici di macchine agricole in Italia.
Seguì la produzione di bruciatori a nafta e di condizionatori finché, nel 1959, la passione e la competenza tecnica del fondatore del nuovo marchio si spinsero fino a concepire la produzione di elicotteri. Il governo però non concesse l'autorizzazione a tale attività e la Lamborghini ripiegò sulla produzione di vetture sportive.

IL PERCHE'
L'idea di questa produzione inaspettata gli venne dopo una discussione con Enzo Ferrari. Ferruccio Lamborghini, oltre a lamentarsi del funzionamento della frizione e del cambio sulla sua Ferrari 250GT appena acquistata, pretendeva di dare consigli al "Drake" su come migliorarla. Pare che la risposta di Enzo Ferrari sia stata "Tu continua a costruire trattori e a me lascia costruire le mie macchine sportive" o anche "Cosa ne vuol sapere uno che fa trattori? tu pensa ai tuoi trattori che io penso alle mie macchine"
Inoltre pare che Ferruccio abbia detto che, se Enzo combatteva con un esercito di cavalli, Ferruccio avrebbe risposto con una mandria di tori scatenati.
Il carattere sanguigno di Ferruccio era tale da recepire la risposta di Enzo come una sorta sfida a cui rispondere con i fatti.
La sua reazione fu immediata. Con un blitz a suon di milioni di lire (d'allora) reclutò 18 tecnici della Ferrari a cui diede disposizioni per la progettazione di un'automobile "con le palle di un toro". Affidò a Paolo Rambaldi la creazione del nuovo logo affermando che "se Ferrari ha voluto il cavallino, io per simbolo voglio il toro, un toro scatenato".

I PRIMI RISULTATI DEL TORO BOLOGNESEDopo soli sei mesi la nuova Lamborghini "350 GT", disegnata da Franco Scaglione, era pronta per il salone dell'automobile di Torino del 1963 e, soprattutto, per rendere la pariglia al suo amico/nemico Enzo Ferrari.
Secondo il "credo" di Ferruccio, la produzione della Lamborghini è sempre stata caratterizzata dall'innovazione, dalle scelte tecnologiche e, soprattutto, da una fortissima e decisa personalità stilistica.
LA FINE DELLA CARRIERA
Nel 1972, quando Ferruccio vide che suo figlio Tonino non aveva interesse a vendere automobili, iniziò a pensare di ritirarsi e vendette tutta la sua azienda a Georges-Henri Rossetti, un industriale svizzero, e si ritirò nel suo vigneto in Umbria, dedicandosi alla produzione di vino. La sua tenuta, Tenuta Patrizia Lamborghini, è un' Azienda Agricola con annesso Agriturismo, campi da tennis, un campo da golf a 9 buche e una piscina olimpionica. Fra la sua produzione di vino, famoso era il vino rosso chiamato Colli del Trasimeno, conosciuto da tutti come Sangue di Miura. Oggi la produzione del vino è la maggiore attività dell'Azienda, nelle mani della figlia Patrizia Lamborghini che, nel corso degli anni, affidandosi ad esperti enologi, ha proseguito gli ideali del padre e produce tre vini premiati di grande qualità: "Campoleone" , "Trescone" e "Torami".
Ferruccio morì nella sua tenuta all'età di 76 anni.

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